Carmel...la Danza del Giardino di Dio
Un concerto-meditazione per contemplare e gustare l’Amore del Padre e del Figlio nell’unità dello Spirito Santo nel dono dell’Eucaristia. Non una contemplazione statica che fa cogliere nel pane e nel vino gli
elementi di una ‘Presenza divina’ che sta soltanto di fronte o accanto a noi, ma l’invito a gustare l’offerta della ‘Vita divina‘ per noi e in noi perché ognuno viva nella comunione filiale col Padre.
Un vero e proprio viaggio, una "processione”, che parte dalla mano del Padre, dalla cui bontà riceviamo il pane e il vino, simboli della nostra umanità e nei quali, per la forza dello Spirito, riceviamo Colui che da solo si è caricato del nostro peccato, per entrare con Lui nella vita nuova, fino all’ingresso nel Regno.
Un "percorso" che ci ripresenta alla tavola di quella sala preparata al piano superiore, dove il Mistero dell’eterna Alleanza fu affidato alle mani degli Apostoli perché giungesse fino a noi. Come da quella tavola, che già anticipava la Croce, così dalla mensa dell’Eucaristia, memoriale della Pasqua, la Chiesa torna a nutrirsi del suo Signore per essere un solo corpo insieme a Lui. Cristo è lo Sposo che ha amato la sua Sposa, la Chiesa, fino a dare tutto se stesso per lei. Noi gli invitati, beati, al banchetto di nozze dell’Agnello.
Il sacramentum panis conduce all’unitas corporis. L’unico pane richiama l’unico corpo. L’Eucaristia è il sacramento che ci mette in contatto con la sorgente stessa della koinonia, dove lo Spirito del Risorto plasma la Chiesa come Corpo del Cristo. È il sacramento dell’unità ecclesiale, dove multi sunt unum in Christo. Ed è l’unico Spirito che interviene per realizzare il Corpo di Cristo: Egli ha adombrato la Vergine perché concepisse il suo Corpo nel suo grembo; invocato nell’epiclesis, interviene come energia divina sui doni del pane e del vino, per trasformarli nel Corpo sacramentale di Cristo; interviene come Fuoco d’amore su tutti noi, per trasformarci in membra di Cristo, ed immetterci vitalmente nel suo Corpo ecclesiale.
“Che cos’è infatti il pane?” - domandava Giovanni Crisostomo - “È il corpo di Cristo”. Cosa diventano quelli che lo ricevono? “Corpo di Cristo, ma non molti corpi bensì un solo corpo”.
Con la musica, il canto, le immagini fotografiche, i mosaici dell'Atelier Centro Aletti, la danza, la voce che fa risuonare la parola antica e nuova della Tradizione della Chiesa, lasciamoci immergere in questo Mistero grande di Comunione che ci consacra all’Amore del Padre.
Un vero e proprio viaggio, una "processione”, che parte dalla mano del Padre, dalla cui bontà riceviamo il pane e il vino, simboli della nostra umanità e nei quali, per la forza dello Spirito, riceviamo Colui che da solo si è caricato del nostro peccato, per entrare con Lui nella vita nuova, fino all’ingresso nel Regno.
Un "percorso" che ci ripresenta alla tavola di quella sala preparata al piano superiore, dove il Mistero dell’eterna Alleanza fu affidato alle mani degli Apostoli perché giungesse fino a noi. Come da quella tavola, che già anticipava la Croce, così dalla mensa dell’Eucaristia, memoriale della Pasqua, la Chiesa torna a nutrirsi del suo Signore per essere un solo corpo insieme a Lui. Cristo è lo Sposo che ha amato la sua Sposa, la Chiesa, fino a dare tutto se stesso per lei. Noi gli invitati, beati, al banchetto di nozze dell’Agnello.
Il sacramentum panis conduce all’unitas corporis. L’unico pane richiama l’unico corpo. L’Eucaristia è il sacramento che ci mette in contatto con la sorgente stessa della koinonia, dove lo Spirito del Risorto plasma la Chiesa come Corpo del Cristo. È il sacramento dell’unità ecclesiale, dove multi sunt unum in Christo. Ed è l’unico Spirito che interviene per realizzare il Corpo di Cristo: Egli ha adombrato la Vergine perché concepisse il suo Corpo nel suo grembo; invocato nell’epiclesis, interviene come energia divina sui doni del pane e del vino, per trasformarli nel Corpo sacramentale di Cristo; interviene come Fuoco d’amore su tutti noi, per trasformarci in membra di Cristo, ed immetterci vitalmente nel suo Corpo ecclesiale.
“Che cos’è infatti il pane?” - domandava Giovanni Crisostomo - “È il corpo di Cristo”. Cosa diventano quelli che lo ricevono? “Corpo di Cristo, ma non molti corpi bensì un solo corpo”.
Con la musica, il canto, le immagini fotografiche, i mosaici dell'Atelier Centro Aletti, la danza, la voce che fa risuonare la parola antica e nuova della Tradizione della Chiesa, lasciamoci immergere in questo Mistero grande di Comunione che ci consacra all’Amore del Padre.
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